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Per metà della sua vita, Muheisen ha viaggiato per il mondo con la sua macchina fotografica per raccontare storie che contano: storie di speranza, coraggio e resilienza. Storie di persone costrette a lasciare le proprie case, le proprie famiglie e i propri ricordi per cercare un luogo sicuro. Nessuno abbandona la propria casa se non è costretto a farlo, ed è proprio questo che Muhammed Muheisen vuole mostrare attraverso le sue immagini.
Attraverso le sue foto, il fotografo giordano vuole sensibilizzare il pubblico, abbattere gli stereotipi e, soprattutto, dare voce alle persone che ritrae. Le immagini esposte non sono semplici fotografie, ma testimonianze, messaggi e voci destinate a durare nel tempo. Crede fermamente che, se un evento non viene documentato, è come se non fosse mai accaduto.
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Muheisen non si limita a scattare foto; dedica tempo, si impegna e cerca di fare la differenza nella vita delle persone, anche con piccoli gesti, perché ogni cambiamento inizia da qualche parte. Sa bene che non è una corsa veloce, ma una maratona.
Si concentra principalmente sui bambini, perché li considera le vere vittime dei conflitti. Ovunque nel mondo, hanno qualcosa in comune: il desiderio di giocare, ridere e trovare momenti di felicità, indipendentemente da dove vivano o dalla realtà che li circonda. Le sue fotografie diventano la loro voce nel mondo.
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Life and War è una selezione di immagini che copre oltre due decenni di storia. Racconta la guerra, la distruzione, la sofferenza umana e la resilienza di chi ne è stato vittima, perché anche nel cuore del conflitto, la vita non si ferma mai e continua ad andare avanti.
Sede:
Informazioni
Sede: Centro Culturale “La Tinaia” | Via dei Macelli, 1 – Sovicille
Periodo: 27 settembre – 23 novembre 2025
Orario:
Ven: 15:00-19:00
Sab-Dom: 10:00-19:00
Giorni festivi: 10:00-19:00
INGRESSO VALIDO PER LA VISITA DI TUTTE LE MOSTRE
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Biografia fotografo: Muhammed Muheisen, cittadino giordano nato a Gerusalemme nel 1981, è un fotografo di fama internazionale, vincitore di due Premi Pulitzer, noto per il suo straordinario lavoro come fotogiornalista ed Explorer di National Geographic. La sua passione per la fotografia è iniziata in giovane età, portandolo a conseguire una laurea in giornalismo e scienze politiche.
Dal 2001, Muheisen ha documentato eventi cruciali in tutto il mondo, coprendo l’Asia, il Medio Oriente, l’Europa, l’Africa e gli Stati Uniti, con un focus particolare sulle aree colpite da conflitti, migrazioni forzate e sofferenza umana. Negli ultimi 20 anni, ha dedicato gran parte del suo lavoro alla crisi dei rifugiati, offrendo uno sguardo intenso e compassionevole sulla vita di coloro che sono stati costretti ad abbandonare le proprie case a causa della guerra e della povertà. Nel 2015 ha fondato ad Amsterdam l’organizzazione no-profit olandese Everyday Refugees Foundation, con l’obiettivo di documentare, educare, aiutare ed emancipare rifugiati, comunità sfollate e persone colpite da conflitti, povertà, discriminazione e disastri naturali. Attraverso le sue immagini, Muheisen porta alla luce le storie umane dietro queste crisi, sottolineando le difficoltà, la resilienza e la forza delle persone che fotografa. Il suo potente storytelling lo ha reso uno dei fotogiornalisti più influenti del nostro tempo, capace di unire arte e profonda consapevolezza sociale. Il suo impegno nel dare voce a storie inedite e nell’affrontare temi di grande rilevanza emerge chiaramente attraverso la sua partecipazione a numerose mostre e progetti. Ha diretto diversi programmi dedicati ai giovani, formando aspiranti fotografi, inclusi rifugiati, e offrendo loro l’opportunità di esprimersi e raccontare le proprie storie attraverso il linguaggio della fotografia. l suo lavoro, profondamente radicato nell’empatia e nella comprensione, restituisce un ritratto autentico e coinvolgente dell’esperienza umana, mettendo in risalto il valore della compassione e della solidarietà. Attraverso la sua fondazione e il suo ampio repertorio fotografico, Muheisen è diventato una voce di riferimento nella difesa dei più vulnerabili. I suoi sforzi continuano a stimolare il cambiamento e a promuovere una comprensione più profonda delle complesse realtà che plasmano le esperienze umane. Muheisen continua a tracciare un’impronta nel mondo della fotografia, utilizzando la sua piattaforma per dare voce a chi non ha spazio per essere ascoltato e per raccontare storie che meritano di essere conosciute.