La retrospettiva, che rappresenta la più vasta mostra antologica di Steve Schapiro mai organizzata in Italia, espone le immagini fotografiche più significative che celebrano la sua vita, il suo lascito e la sua straordinaria carriera come fotogiornalista.
L’esposizione offre una selezione curata dell’ampio archivio di Schapiro, che abbraccia quasi sei decenni e presenta le sue iconiche immagini che catturano momenti cruciali della storia americana.

Dagli intimi ritratti di figure politiche come Robert F. Kennedy e il Dr. Martin Luther King Jr., alle suggestive immagini dietro le quinte dei film più iconici di Hollywood, tra cui Il Padrino e Taxi Driver, l’obiettivo di Schapiro offre uno sguardo penetrante sul paesaggio culturale e sociale degli anni ’60 e ’70. Inoltre, la sua documentazione di luminari culturali come David Bowie, Andy Warhol e Barbra Streisand aggiunge una preziosa sfumatura al contesto artistico dell’epoca.

Ricerco costantemente l’immagine che catturi lo spirito della persona“, ha affermato Schapiro”. Allo stesso tempo, come fotogiornalista, cerco di creare immagini che permettano alle persone di comprendere la portata delle notizie attuali“.
Questa dualità nel suo approccio, tra la ricerca dell’essenza individuale e la testimonianza storica, traspare nitida in tutto il suo lavoro.

Sede:

Informazioni

Sede: Centro Culturale “La Tinaia” | Via dei Macelli, 1 – Sovicille

Periodo: 28 settembre – 24 novembre
Orario:
Ven: 15:00-19:00
Sab-Dom: 10:00-19:00
Giorni festivi: 10:00-19:00

INGRESSO VALIDO PER LA VISITA DI TUTTE LE MOSTRE

Biografia fotografo: Il viaggio di Steve Schapiro nella fotografia ha avuto inizio all’età di nove anni, durante un campo estivo, dove ha scoperto la sua passione per questa forma d’arte. Ispirato dal lavoro di Henri Cartier-Bresson, ha vagato per le strade di New York City, cercando di emulare il suo idolo. Solo in seguito ha ricevuto un’istruzione formale sotto la guida del fotogiornalista W. Eugene Smith, che non solo gli ha trasmesso competenze tecniche, ma gli ha anche insegnato un approccio compassionevole alla fotografia.
Negli anni ’60, il lavoro freelance di Schapiro divenne prominente su riviste come Life, coprendo una vasta gamma di argomenti, dalla tossicodipendenza alle proteste politiche. Si è anche profondamente impegnato nel documentare il movimento per i diritti civili, catturando momenti cruciali come la marcia su Washington e l’assassinio di Martin Luther King Jr.
Negli anni ’70, Schapiro ha fatto il suo ingresso nel mondo del cinema, contribuendo alla realizzazione di materiali promozionali per film iconici come “Il padrino” e “Taxi Driver”, collaborando con figure di spicco del settore. Nonostante questa svolta, il suo impegno per le questioni sociali è rimasto saldo e inalterato.
Le sue fotografie, che spaziano dalle lotte per i diritti civili ai ritratti di celebrità, hanno lasciato un’impronta indelebile nella storia culturale americana. Fino alla sua scomparsa nel 2022, Schapiro ha continuato a documentare questioni sociali di rilevanza, lasciando dietro di sé un ricco patrimonio di immagini di grande impatto, celebrate in pubblicazioni, mostre e collezioni museali in tutto il mondo.