Descrizione: Un’antologia di tutta la produzione di Cito legata al Palio, realizzata nel corso di oltre 10 anni, che è valsa al fotoreporter italiano il Primo Premio al World Press Photo del 1996. La sala San Pio, che ancora conserva un affresco quattrocentesco raffigurante due episodi della vita del beato senese Giovanni Colombini, si rinnoverà nell’allestimento per esporre le oltre 40 immagini, in prevalenza di grande formato, selezionate per questo evento. Francesco Cito racconta e il Santa Maria della Scala diventa luogo per narrare una storia attraverso immagini dallo straordinario contenuto emozionale; immagini che dialogheranno con ambienti di grande suggestione per descrivere il fascino di una manifestazione unica al mondo.

Sede:

Informazioni

Sede: Santa Maria della Scala | Piazza Duomo, 1 – Siena

Periodo: 2016

Biografia fotografo:  

Francesco Cito è uno dei più grandi e celebrati reporter del mondo. Nel 1975 realizza la sua prima copertina per il Sunday Times Magazine con il reportage “La Mattanza”. Nel 1980 è uno dei primi reporter a raggiungere l’Afghanistan occupato dai sovietici percorrendo a piedi con i Mujahiddin oltre 1200 chilometri. Tra il 1982 e il 1983 realizza a Napoli un reportage sulla camorra che verrà pubblicato in tutto il mondo, da Epoca a Stern, da Life a Zeit Magazine. Nel 1983 è inviato da Epoca sul fronte Libanese per un reportage sul conflitto interno all’OLP tra i pro siriani di Abu Mussa ed i sostenitori di Arafat. È l’unico fotogiornalista a documentere la caduta del campo profughi di Beddawi, ultima roccaforte di Arafat. Dal 1984 inizia il suo lavoro nei territori occupati sulle condizioni del popolo Palestinese. Dall’inizio della prima intifada (1987-88) al 1994, resta ferito tre volte durante gli scontri. Nel 2002 riesce ad entrare e a raccontare il campo profughi di Jenin sotto coprifuoco e, successivamente, quello di Bethlehem. Nel 1989 è inviato dal Venerdi di Repubblica di nuovo in Afghanistan, ancora clandestinamente, per raccontare la ritirata Sovietica. Nel 1990 è tra i primi reporter in Arabia Saudita durante lo sbarco dei Marines USA dopo l’invasione del Kuwait. Resterà in zona fino all’epilogo della prima guerra del Golfo nel marzo 1991. A più riprese è presente nell’area Balcanica, dalla Bosnia al Kosovo (durante i vari conflitti interetnici), all’Albania. In Italia segue i fatti di Mafia e Camorra così come aspetti sociali vari come, ad esempio, il Palio di Siena. Negli ultimi anni il suo obiettivo è puntato sulla Sardegna al di fuori degli itinerari turistici. Numerosi i premi e i riconoscimenti a lui dedicati, compreso un terzo premio ed un primo premio al World Press Photo.