Descrizione: è difficile essere in grado di comprendere appieno la storia della plastica. I fatti e le cifre in gioco sono così sconcertanti da sembrare quasi surreali. Può davvero essere vero che metà della plastica prodotta risale agli ultimi 15 anni? Che un trilione di sacchetti di plastica vengono utilizzati in tutto il mondo ogni anno, con una “vita lavorativa” media di soli 15 minuti? Che circa nove milioni di tonnellate di rifiuti di plastica vanno dispersi negli oceani ogni anno? E che le stime che riguardano la durata di smaltimento della plastica vanno dai 450 anni in su? La risposta è purtroppo sì, queste tristi notizie sono tutte vere.
Attraverso le immagini in mostra, Randy Olson intende documentare il problema per dare il via a una campagna tesa ad educare i consumatori sulla crisi e su come possono contribuire ad invertire la triste piaga della diffusione della plastica monouso negli oceani e nei corsi d’acqua della nostra Terra.
Le materie plastiche sono state una manna per l’umanità. Hanno aiutato gli alleati a vincere la seconda guerra mondiale, hanno reso possibili i viaggi nello spazio ed hanno rivoluzionato la medicina.
Negli airbag, negli incubatori, nei caschi o semplicemente nel distribuire acqua potabile alle persone povere attraverso le tanto demonizzate bottiglie “usa e getta”, le materie plastiche salvano vite umane ogni giorno.
Eppure, come mostrano le foto sbalorditive di Randy Olson, abbiamo creato un’apocalisse di plastica. La mostra costituisce uno strumento di riflessione per fare in modo che ciascuno si assuma la propria responsabilità difronte ai disastri già fatti, al fine di prevenirne altri in futuro.
Sede:
INFORMAZIONI
Sede: Chiostro Basilica di San Domenico
Piazza Madre Teresa di Calcutta, 2
Periodo: 2019
Biografia fotografo:
Randy Olson è un fotografo documentarista. Pubblicato in Life, Geo, Smithsonian ed in molte altre riviste, ha lavorato principalmente su progetti per la National Geographic Society. Normalmente lavora individualmente, ma assieme alla moglie Melissa Farlow, ha anche co- prodotto storie per National Geographic, sulla California del Nord, sui parchi nazionali americani e sulle Alpi. Assieme hanno fotografato gli Stati Uniti del sud per un libro di Collins Publishing e hanno collaborato ad oltre 70 libri di varie case editrici. I progetti “Randy’s 30+ National Geographic” lo hanno portato ha visitare quasi tutti i continenti. Nel 2011, National Geographic Society ha pubblicato un libro della loro collana Masters of Photography sui suoi lavori. Le sue opere sono state più volte esposte a Perpignan, in Francia, al Festival “Visa pour Image”. Olson è stato Magazine Photographer of the Year e Newspaper Photographer of the Year al premio fotografico Pictures of the Year International (POYi); uno dei due soli fotografi che sono riusciti a conseguire entrambi i riconoscimenti nel più grande concorso di fotogiornalismo che risale all’epoca della seconda guerra mondiale. Laureato dell’Università di Kansas e all’Università del Missouri, Olson vive a Pittsburgh, in Pennsylvania.